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Data di pubblicazione: 11 agosto 2004

Divise da pulire, i vigili chiedono l'indennità-lavanderia

Corriere della Sera
Lombardia
Anche i vigili risentono del carovita. Del resto lavare e stirare di continuo due giacche, una invernale e una estiva, sei paia di pantaloni (quattro più due gonne se si tratta di vigilesse), quattro camicie estive e tre invernali, due cravatte, una giacca a vento, un impermeabile, un maglione, un berretto e diverse paia di guanti bianchissimi (oltre a tutto il guardaroba «borghese»), può diventare costoso per chiunque. Per combattere il «carodivisa», dunque, i ghisa hanno chiesto al Comune un’indennità «lavaggio»: venticinque euro al mese da aggiungere alla busta paga per difendersi dal costo delle lavanderie. «Lavaggio e stiratura delle divise degli indumenti da lavoro - racconta il vigile sindacalista Roberto Miglio - sono totalmente a carico nostro. Per questo noi del Csa abbiamo presentato richiesta per un rimborso». Nel frattempo, gli agenti stanno ritirando le nuove divise, quelle che a partire dal prossimo ottobre saranno uguali per tutti i vigili della polizia locale della Lombardia. Addio azzurro estivo e nero invernale: da quest’anno si passa al blu, da indossare in tutte le stagioni. «Ci cambiano anche il berretto - sospira Miglio - e, purtroppo, il casco è più brutto e più basso. Ci adeguiamo alle nuove disposizioni, anche se eravamo molto affezionati alla nostra giacca nera. Ci auguriamo soltanto che le tradizioni dei vigili milanesi rimangano almeno nelle divise di rappresentanza, per le cerimonie a Palazzo Marino o le occasioni in cui portiamo il gonfalone».
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